15:35, è chiaro che non c’è nessuno,
15:45, dai non agitarti adesso arrivano,
alle 16:00, nello spiazzo sotto Collpardo, non arrivava ancora nessuno e lì mi è venuto il dubbio di aver sbagliato posto e sono stata in ansia fino a quando non è arrivato Mario appena uscito dagli allenamenti con una faccia stravolta.
Per terzo si è fatto vivo il nostro super caporeparto con al seguito i miei fantastici amici esploratori.
Quando siamo stati tutti ci siamo incamminati su per la salita non senza difficoltà e quando siamo arrivati alla meta , prima di montare le tende, ci siamo bevuti mezza borraccia, poi via con le tende: per la prima volta le Pantere avevano tutti i picchetti e i Gufi ne chiesero un paio.
Dopo esserci costruiti la casa più bella del mondo il consiglio di reparto è stato convocato e noialtri abbiamo ricevuto un compito importante: analizzare e modificare un “Giuoco dell’oca” risalente al paleolitico, il lavoro non era una passeggiata considerando che con il CNGEI degli anni 2000 aveva poco a che fare, alla fine è stato fatto, più o meno.
Ma bando alle ciance, è ora di cena, i compiti sarebbero stati così suddivisi: io e Giulia alla postazione spaghetti, Alessandro,Galatea e Riccardo postazione fuoco e tutto il resto del reparto avrebbe fatto la legna o si sarebbe occupato delle deliziose cene di ptg.
Io e Giulia abbiamo cominciato a pelare l’aglio e abbiamo messo, a parere di Daniele, troppo olio, invece non siamo state generose con il peperoncino, arma letale se sai insinua in una pellicina alzata, come alla fine è successo. Appena l’acqua ha cominciato a bollire abbiamo messo gli spaghetti di riso, in realtà ne abbiamo scordati 400 grammi ma non è stato un problema perché Luigi, arrivato
alle 20:00, stranamente non aveva fame e così la maggior parte della pattuglia .
Il vero momento significativo,però non è stata la cena ma l’attesissimo (da entrambe le parti) passaggio di Andrea: tutti riuniti intorno al fuoco sono stati fatti riaffiorare ricordi del percorso di quest’ultimo, essendo già piuttosto tardi, Andrea ha fatto un giro a salutare tutti e si è avviato verso una nuova avventura con lo zaino sulle spalle e un regalo di noi repartari sotto il braccio.
Dopo il canto siamo andati tutti a dormire, in realtà abbiamo provato perché qualcuno è venuto a svegliarci dicendo che dopo due ore ci sarebbe stata l’eclissi.
“Al chiaror del mattin, al chiaror del mattin…” Da una parte mi mancava questa sveglia piena di significato ma dall’altra un fischio non sarebbe stato sgradito. Ecco che si riparte con la corsa, in realtà siamo ripartiti solo gli ultimi metri ma è già tanto,secondo alcuni.
Dopo la colazione, il lavaggio (più o meno) ed esserci vestiti abbiamo creato il ponte di Leonardo per accogliere i “piedi teneri”.
Sono arrivati, silenziosi e forse leggermente intimiditi, accolti da un super kit contenente lo stretto necessario e da un ciocchetto d buttare nel fuoco… Ed eccoli divisi nelle ptg maschili a mangiare beatamente hamburger. Secondo me si divertiranno ho pensato mentre smontavo la tenda con Galatea ma il pranzo mi ha distolto dai miei pensieri e in un batter d’occhio ci ritroviamo a chiudere quella preziosa tenda dentro la sacca e a guardare arrivare i genitori invitati per un caffè con i capi.
Eravamo tutti sdraiati sul prato quando sono arrivate le Tigri che ci hanno detto di organizzare una partita a roverino, io e Margherita abbiamo preparato il campo ma prima di giocare ce ne è voluto di tempo perché molti non erano d’accordo sulla scelta del gioco. Alla fine si è giocata la partita e siamo stati tutti richiamati per il quadrato di sezione. È stato fatto l’alzabandiera e il grido di compagnia… Eravamo tutti pronti a fare il nostro super grido di reparto quando il branco comincia il loro lasciandoci molto delusi. A noi repartari sono state date alcune informazioni e ci siamo liberati facendo questo grido che finalmente è riuscito bene e ci rappresenta come reparto.
Dopo queste comunicazioni ognuno ha preso lo zaino ed è tornato verso le macchine… Continuo a rimanere stupita di quanto possa essere stupendamente bella questa avventura che abbiamo tutti intrapreso e che sono veramente felice di averla intrapresa con questo reparto sempre sorridente (forse non sempre)e non potrei desiderare altro.