« Vai al sito CNGEI

CNGEI Scout dei Colli Albani

Gli Scout laici del CNGEI ai Castelli Romani

Il metodo scout CNGEI

Cos’è il metodo scout?

Il metodo scout è un sistema di autoeducazione progressiva; che si sviluppa attraverso tre concetti fondamentali:

  1. Legge scout e Promessa;
  2. Imparare Facendo;
  3. Appartenenza ad un gruppo di pari.

Scopriamo i tre concetti.

  1. Legge e Promessa

    Sono strumenti con forte valore educativo che esprimono i principi fondamentali dello scautismo. Costituiscono la base valoriale delle attività associative ispirazione per una vita verso l’età adulta. Attraverso di essi i/le giovani si impegnano in maniera personale e volontaria di fronte agli altri a rispettare, al meglio delle proprie capacità, un ben definito e positivo codice di comportamento.
    Essi si impegnano nel dovere verso gli altri e la comunità in cui si vive, nel dovere verso sé stessi ovvero il miglioramento e l’ampliamento delle proprie capacità e possibilità di azione, nel dovere verso una crescita spirituale autonoma e profonda.

  2. Imparare facendo

    è il concetto di educazione attiva (“learning by doing”): nello scautismo ogni ragazzo/a apprende per mezzo di un coinvolgimento diretto che passa attraverso l’osservazione, la messa in pratica, la creatività, la sperimentazione e l’attività personale.

  3. Appartenenza ad un gruppo di pari

    il piccolo gruppo è l’ambiente ideale per l’integrazione dei/delle giovani nella vita sociale. In esso si può facilmente ottenere la completa conoscenza degli altri e la mutua considerazione all’interno del gruppo. Questo contesto ristretto permette a ognuno di comunicare, di conquistare uno spazio personale di espressione e fornisce la possibilità di esercitare una partecipazione diretta alla vita comunitaria.

Questi aspetti agevolano lo sviluppo del carattere dei/delle giovani, rendendoli/e capaci di acquisire progressivamente delle responsabilità e li/le educa all’indipendenza ed all’autonomia, alla lealtà, alla capacità di cooperare e di guidare.

In questo processo l’adulto ha solo funzione di guida: infatti, rispettando la personalità del/della giovane, lo/la aiuta a scoprire le proprie possibilità e ad assumere responsabilità crescenti adeguate all’età ed alle possibilità del singolo.


Programmi progressivi e stimolanti

I tre concetti di base del metodo scout sono realizzati concretamente attraverso Programmi Progressivi e Stimolanti.

  • Programmi: in quanto le attività proposte sono inserite in quadro programmatico che si basa su specifici obiettivi educativi.
  • Progressivi: il programma è ideato in modo da rispettare un graduale ed armonioso sviluppo del/della giovane. Ogni ragazzo/a è protagonista della propria crescita, si pone degli obiettivi per migliorare e viene accompagnato nel seguire le personali tappe.
  • Stimolanti: il programma propone attività varie, coinvolgenti, basate sugli interessi dei/delle giovani (Baden Powell ha coniato il motto “ask the boy”) senza tralasciare emozione ed avventura.

Scout: Natura e vita all’aria aperta

Gli scenari ideali per l’attività scout sono la natura e la vita all’aria aperta, che offrono contemporaneamente opportunità per attivare lo sviluppo fisico, lo sviluppo intellettuale, lo sviluppo sociale e quello spirituale. La vita a contatto con la natura favorisce anche lo sviluppo di una maturità comportamentale verso l’ambiente indispensabile per il futuro cittadino che lo scautismo educa, capace di affrontare il futuro nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

Il fine dello scautismo è quello di favorire lo sviluppo del carattere dei giovani, rendendoli capaci di acquisire progressivamente responsabilità indipendenza, oltre che lealtà e capacità di cooperare, e di imparare a guidare la propria vita.

Per altre curiosità leggi le domande più frequenti o scopri le nostre fasce d’età.