Campetto explò!
Dopo averla tanto teorizzata e sperimentata in piccole dosi, eccoci alla vita da reparto!
Carichi, energici, pronti a lanciarci in questa nuova esperienza. Tutti, capi e ragazzi, in un’avventura di 3 giorni, breve, ma intensa e piena di colpi di scena.
Il Colle dell’Acero è il luogo ideale per iniziare questa avventura.
Come prima cosa, nell’organizzazione del campo, i nostri ragazzi si sono brillantemente cimentati con il montaggio della tenda, la ricerca della legna e l’accensione del fuoco.
Una cena calda e veloce ha presto lasciato spazio ad un vecchio ed imbranato regista che ci ha scritturati tutti come attori per la sua opera teatrale, una “piece” comica, che ha suscitato grande ilarità tra attori e spettatori.
Passata la prima notte, carichi e volenterosi, dopo una ricca colazione, eccoci tutti alle prese con la costruzione del tavolo da campo (con solo l’ausilio di cordini e filagne), con progetto realizzato completamente dagli aspiranti “repartari”.
Cuochi non ci si improvvisa si sa! I ragazzi si sono ben presto resi conto di quanto le fiamme siano di difficile gestione nella cucina scout! Dopo aver più volte rischiato di mangiare pomodori abbrustoliti, il pranzo alla fine era degno di tale nome!
Il lavaggio delle pentole tanto temuto è stato rivalutato, diventando inaspettatamente un momento di comunità.
Un intero pomeriggio è stato dedicato alla topografia, alla conoscenza dei punti cardinali e alla costruzione della tavoletta pretoriana (prima tipologia di mappa conosciuta,utilizzata in epoca antica).
Squisite Omelette sono state il risultato di una sfida vinta con noi stessi nella preparazione di un piatto non adatto certo per una cucina all’aperto! I cuochi scout diventano sempre più competenti…
Un gioco serale, che testava l’orientamento dei ragazzi, li ha visti impavidi cimentarsi nella lettura di una bussola, nella decodificazione di simboli segreti, nell’avventurarsi in un fitto e tenebroso bosco che avrebbe spaventato anche il più temerario degli eroi. Un vecchio guardiano e un’ anziana signora li attendevano alla fine di una lunga e buia strada. il primo comunicava loro un messaggio in alfabeto Morse, facendo lampeggiare una torcia. Il messaggio forniva indicazioni per proseguire il gioco, ed ecco che la signora (splendida, intelligente, garbata, sorridente, spigliata, solare :P) li aspettava sorridente e li sfidava a costruire una scala al buio per recuperare l’ultimo foglio per recuperare il tesoro nascosto.
Ed eccoci purtroppo all’ultimo giorno di campo. Tutti noi ci siamo divertiti nella costruzione di un classico forno in perfetto stile scout, scavando una buca, utilizzando un bidone e due tondini, ricoprendo tutto di un impasto di terra e acqua.
Le nostre pizze, ovviamente, erano divine!
Anche questa esperienza si è conclusa positivamente e con essa sono terminate anche le nostre attività spot dedicate ai ragazzi dai 12 ai 14 anni che volevano assaggiare l’avventura scout.
L’appuntamento per tutti è a settembre con l’apertura della branca esploratori.
Forza ragazzi, ora tocca a voi!