Dal 27 al 30 dicembre si è svolto il campo invernale di gruppo al “Casale la Nocerqua”. E’ stata un’esperienza magnifica!
BRANCO MOWHA
In viaggio con Kim ed Elisabeth
L’avventura è stato il filo conduttore di queste vacanze di branco invernali, che hanno visto il Branco Mowha raggiungere il Reparto di Ariccia presso il Casale della Nocerqua, a Capranica. I Lupetti hanno seguito gli amici Kim ed Elisabeth (che già avevano condiviso con loro le celebrazioni del centenario del lupettismo) verso la loro ultima avventura prima della meritatissima pensione. Un mare di “prime volte” per molti dei lupetti: il primo viaggio in treno, le prime VDB, le prime notti lontano dai genitori… un viaggio giocoso, spensierato ma non superficiale, per cominciare a superare alcuni piccoli limiti. Per i più grandicelli è stata invece occasione per sperimentarsi in un ruolo nuovo, quello dei più maturi e responsabili, di coloro che, una volta tanto, hanno avuto l’opportunità di creare le regole del gioco. Tre giornate intense, stancanti ma di una bellezza folgorante, in cui con l’immaginazione abbiamo viaggiato tra rovine, giungle, vecchie stazioni ed antichi templi in rovina, con l’occasione unica di condividere qualche momento assieme ai “fratelloni” più grandi di Reparto e Compagnia.
Tre giornate talmente uniche da farci chiedere, appena tornati: “quando saranno le prossime?”
Akela
REPARTO BROWNSEA
Eppur c’eravamo!
COMPAGNIA GHILGAMESH
Oltre lo specchio…
Cinque zaini, dieci scarponi, tre treni e la voglia di camminare. Sono questi gli ingredienti per il campo invernale della Compagnia Gilgamesh in trasferta a Capranica!
Questa volta non abbiamo montato le nostre piccole tende ne “invaso” un rifugio della forestale, questa volta abbiamo dormito al caldo nelle accoglienti stanze del casale Mezzetti. Il nostro obbiettivo era un altro: dovevamo conoscerci! Non che già non ci conoscessimo ma dovevamo ( e dobbiamo) andare più in profondità; dovevamo fare un po’ di strada insieme, sentire il sentiero che passa sotto i nostri scarponi e cercare di scorgere la meta aldilà della collina. Il nostro obbiettivo era creare un legame che si fondi sulla consapevolezza che ci sarà sempre un sorriso sulle nostre labbra anche quando chi guida la camminata ci fa percorrere chilometri in più; sulla certezza che rallenteremo il passo se vediamo qualcuno che arranca; sulla ferma convinzione che condividere la fatica sia il modo migliore per alleviarla! C’era, però, anche altro da fare! Dovevamo conoscere noi stessi, ognuno per se; scoprire i propri limiti e cercare il modo di superarli. Dovevamo guardarci allo specchio per riconoscere i nostri lati negativi e quelli positivi. Dovevamo capire che una compagnia matura e compatta ha le sue radici nell’autonomia dei propri componenti. Penso che ci siamo riusciti!
Gabriele
KAMBUSA
Cambusa pronta? Pronta. “Seitan. Seitan!”
Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza i nostri fantastici cambusieri! Grazie siete stati meravigliosi!
Siamo una squadra fortissimi!
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