PerCorso Senior – febbraio 2017
… da dove cominciare per descrivere tutte le emozioni legate al primo PerCorso Senior della sezione? E’ difficile e sono parecchi giorni che ci penso, le cose da dire sono talmente tante che ogni volta che provo a riepilogarle mentalmente… ce n’è sempre una nuova! Anche il posto è stato magico: il casale Cip Ciop di Giovanna ed Enzo, immerso nella campagna e nella serenità, con il grande tavolo della cucina e tutte le chiacchiere intorno a colazione… per non parlare di quelle serali e notturne sui letti a castello… che mi hanno fatto ritornare adolescente in pochi secondi… e, sopra a tutto, la coinvolgente veglia d’armi!
… ma andiamo con ordine!
Ho trovato da dove cominciare: da quel foglietto con l’impronta di lupo con le mie aspettative scritte dietro, che, secondo il metodo scout, avevamo compilato prima di partire, nel nostro primo incontro al Rifugio Boden Powell di Pavona.
Mi aspettavo “Conoscenza”. Ne abbiamo apprese molte di informazioni, sia teoriche che pratiche. I nostri capi e senior sono stati bravissimi, sono riusciti a strutturare un PerCorso, che in 2 giorni ci ha fornito una immersione completa nel mondo scout. Abbiamo appreso tutti (e dico tutti) i nomi e le sigle dell’organigramma , abbiamo cantato i ban e fatto i giochi (non senza imbarazzo e scetticismo per noi senior di primo pelo), Giovanni ed Attilio ci hanno raccontato storie e tradizioni ricche di commozione e, sopra a tutto, abbiamo vissuto la vita delle branche, ridendo come matti al grido ‘chiurla’ urlato sottovoce.
“Condivisione dell’esperienza dei miei figli”. Abbiamo capito quanto l’attività scout non sia solo un gioco, ma quanto in realtà educhi i ragazzi alla vita, al sapersi mettere in gioco, al fare una analisi e discutere le proprie idee, a condividere e rispettare gli altri. Oltre ad essere piena di emozioni, la prima su tutte la camminata serale che abbiamo fatto, riproducendo un compito del reparto, chiacchierando, discutendo, ragionando e… fermandoci in silenzio e con il fiato sospeso al sorgere di una luna piena, che resterà per sempre nei nostri ricordi.
“Sentirmi parte di un gruppo”. Non è facile alla nostra età di senior abbastanza adulti ritrovare con facilità la capacità di sentirci parte di un gruppo. Siamo abituati a vivere le nostre vite movimentate ma sui binari un po’ rigidi della quotidianità lavorativa e familiare. Tuttavia siamo stati in grado di sentirci vicini, di rispettare i tempi e le ragioni reciproche, di ridere e scherzare, e soprattutto di condividere un obiettivo, consapevoli che quello che stavamo vivendo è solo l’inizio, entusiasti ma anche un po’ spaventati, non sapendo bene cosa ci aspetta, ma sereni perché parte di un gruppo, che ci darà l’energia per affrontare il futuro: il nascente Clan della sezione di Ariccia.
“Rendermi utile”. Approfondendo la legge scout ed i valori della promessa abbiamo capito come questo impegno che stiamo prendendo, avviato un po’ per caso (anche se in realtà Daniele non lascia mai niente al caso) ed un po’ scherzando, chiacchierando sotto gli ulivi nella giornata di chiusura dell’anno scout 2015-16 o pensando alla braciolata, sul pullman di ritorno dal campo estivo, sia in realtà un impegno serio, fondato sulla volontà di servire, inteso come rendersi utile al servizio per i ragazzi… e questo ci ha un po’ preoccupati, proprio perché quei binari della quotidianità non lasciano molto spazio, ma qui ci è venuta in aiuto la promessa: farò del mio meglio, non importa se sarà poco o sarà tanto, l’importante è che sia del mio meglio!
Infine ecco la “Promessa”. Preceduta da una veglia d’armi ‘mistica’, nella nebbia e nel buio del giardino del casale, con una candelina a farci luce, immersi nel silenzio, ritrovando il piacere del meditare, dell’approfondire, del sognare e fantasticare. Abbiamo dimostrato una grande serietà, sia chi orgoglioso ha indossato il suo fazzolettone, sia chi si è messo in discussione, concedendosi più tempo perché consapevole dell’impegno che avrebbe preso.
Bene! Le aspettative dell’impronta del lupo sono state tutte centrate, torniamo a casa stanchi (e qui capiamo perché i nostri ragazzi sono così stanchi al rientro), emozionati, uniti e pronti per la nuova avventura del Clan.
Grazie ai nostri capi ed ai vecchi senior che hanno organizzato il primo PerCorso della sezione di Ariccia.
Alessandra
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