Dall’albo d’oro di reparto: un’uscita alla scoperta dei Valori della nostra promessa
Il sole stava già tramontando; tutto era pronto per far partire la nostra fantastica uscita gemellata con il reparto di Lariano. Arrivati tutti nel luogo dell’appuntamento, ci siamo subito incamminati verso l’oratorio di Ariccia: l’atmosfera era allegra e spensierata e non pochi erano curiosi di conoscere il nuovo reparto. Appena arrivati ci siamo subito organizzati: ad ogni pattuglia era stato assegnato un tavolo diverso e noi corvi ci siamo subito dati da fare per preparare l’alzabandiera con la pattuglia pantere di Lariano, non senza difficoltà; nel mentre, le altre pattuglie si conoscevano, proponendo vari ban.
Dopo il quadrato di apertura, ecco che arriva subito uno strano personaggio: è Gizzur, è disperato, ci dice che qualcuno ha nascosto tutte le stelle e non sa come affrontare il mare per ritornare a casa. Dall’altra parte i sui figli, la piccola guerriera Sigrùn e il fratellino Zenith, chiedono aiuto ad uno sciamano che spiega loro come farle riapparire. Le stelle sono state nascoste per opera di una magia da parte delle Gilde vicine, invidiose di Gizzur. I figli di Gizzur, dovranno ritrovarle e riaccenderle. Il nostro reparto quindi, in soccorso dei due ragazzi, iniziano la loro ricerca, incontrando nel loro cammino diversi personaggi. Il primo è Kochab. Divisi in bi-pattuglie, abbiamo cercato di soddisfare la domanda del nostro amico: cosa significa essere una persona d’onore?
Date tutte le nostre risposte, lo strano personaggio sembra soddisfatto: ci consegna infatti una delle tante stelle da conquistare per far tornare il cielo luminoso. Dopo una rapida pausa per sistemare le nostre cose nelle stanze, ecco che ci ritroviamo davanti Pherkad, il vecchio custode della stella: ci spiega come fare delle esche, che ci serviranno per ottenere nuove stelle; le ptg che sono riuscite a fare più esche di tutti sono quelle delle tigri e dei fox, arrivando a 135.
Dopo la cena ci prepariamo tutti per il fuoco serale, gestito dalle tigri e dai fox: ogni ptg deve creare una scenetta e un canto incentrati sulla sincerità. Terminato il fuoco ci siamo diretti verso le stanze, stanchi ma soddisfatti della giornata.
La mattina dopo, a colazione, ci sono state esperienze mistiche e degustazioni della minestra della sera prima: è partito tutto da Ismael che ha preso una solo cucchiaiata; Gioele, poi, ha sfidato Ismael mangiando direttamente con la tazza dalla scodella e infine Giordana ha sfidato Gioele, mischiando una tazza di latte con la minestra, tra il disgusto generale.
Arrivati in quadrato abbiamo parlato poi delle diverse nazionalità e delle diversità di ogni paese: in particolare ci siamo soffermati sulle varie bandiere che l’Italia ha “cambiato” nel corso dei secoli: ad ogni ptg era stata assegnata una bandiera e, giocando a battaglia francese, doveva cercare di prendere più bandiere possibili dalle altre basi, concentrandosi su quella attuale.
Neanche il tempo di scambiarci due parole sul gioco che arriva un cavaliere che, spavaldo, ci sfida e ci dice che la sua stella è nascosta e che non riusciremo mai a trovarla; l’unico modo per trovarlo era di usare una tecnica di mappatura, cioè quella dell’azimut.
Vengono così formate nuove bi-pattuglie: noi corvi dobbiamo creare la mappa con la ptg lepri. Finito di fare la mappatura, ci organizziamo per preparare il pranzo: dopo aver fatto legna, cuciniamo insieme alle lepri. Durante il pranzo c’è stato un inconveniente: la felpa di Ismael infatti si è completamente squagliata vicino al fuoco per la scarsa attenzione di entrambe le pattuglie.
Ripulito il luogo dell’uscita, ci siamo riuniti in quadrato per ultimare il gemellaggio tra i nostri reparti: i due capi reparto si sono scambiati i fazzolettoni di gruppo e ci siamo dati un invito per incontrarci nuovamente ad un’uscita.
Nonostante varie difficoltà non vedo l’ora di di ripetere questa nuovissima esperienza con il reparto di lariano.
Davide Ptg Corvi
Foto dell’uscita |